Cuffia dei Rotatori e Instabilità di Spalla

Paziente che si tiene la spalla per dolore da lesione della cuffia dei rotatori

Nell’ambito delle patologie  i danni della cuffia dei rotatori e l’instabilità dei spalla rappresenta una problematica comune, non solo tra i giovani ma anche in una fascia di età più avanzata, coinvolgendo gli ultra-trentenni. In questo articolo, esploreremo l’instabilità della spalla in età adulta, concentrandoci sui danni alla cuffia dei rotatori, grazie all’esperto dott. Andrea Secchi – fisioterapista del Centro Colombo Genova.

Instabilità e danni alla cuffia dei rotatori:

La struttura della cuffia dei rotatori:

Il dott. Andrea Secchi – fisioterapista del Centro Colombo – spiega che in età adulta è frequente riscontrare danni a livello della cuffia dei rotatori della spalla, composta da quattro tendini che si collegano alla testa dell’omero, formando una calotta cruciale per la stabilità articolare. Tali tendini, responsabili del trasferimento della forza muscolare e del movimento, possono subire rotture traumatiche o degenerative, particolarmente nelle persone di età superiore ai 45-50 anni.

Ruolo della forza muscolare:

La forza muscolare svolge un ruolo chiave nella stabilizzazione dell’articolazione della spalla. I danni della cuffia dei rotatori possono innescare instabilità, aumentando il rischio di lussazioni traumatiche o atraumatiche, soprattutto in pazienti di età superiore ai 30 anni. Il trattamento iniziale si orienta verso soluzioni conservative, considerando le esigenze funzionali dei pazienti adulti. Tuttavia, in caso di recidive o limitata mobilità della spalla, l’intervento chirurgico può diventare necessario per riparare i danni tendinei.

Rottura del tendine e opzioni di trattamento:

Sintomi e diagnosi:

La rottura dei tendini, specialmente in caso di degenerazione, si manifesta con una progressiva sintomatologia dolorosa durante i movimenti, limitando la funzionalità del braccio. Le possibilità di guarigione spontanea sono minime, e una lesione tende ad ampliarsi nel tempo.

Intervento chirurgico:

Dopo una rigorosa valutazione ortopedica e indagini diagnostiche come radiografia e risonanza magnetica, l’intervento chirurgico diventa una soluzione per riattaccare il tendine all’osso, utilizzando ancorette o piccole viti. Le tecniche artroscopiche vengono impiegate, e la spalla viene immobilizzata con un tutore per 4-5 settimane.

Recupero post-intervento:

La fase successiva coinvolge la fisioterapia per recuperare la mobilità, seguita dal rinforzo muscolare. Tuttavia, se il tempo trascorso dalla rottura del tendine è significativo e il muscolo ha subito atrofia, le riparazioni parziali possono essere considerate, anche se non garantiscono il completo ripristino della funzionalità della spalla.

Conclusioni

Nonostante le sfide legate alla riparazione dei tendini della cuffia dei rotatori, l’intervento chirurgico offre un approccio terapeutico valido, con risultati positivi sulla gestione del dolore. La decisione di procedere con le riparazioni parziali deve considerare la capacità di guarigione delle strutture tendinee, ma il tentativo di ripristinare la funzionalità rimane un passo importante nel trattamento di tali lesioni.

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