Protesi di anca: diagnosi, sintomi e trattamento

osteonecrosi della testa del femore che comporta trattamento conservativo o intervento chirurgico per protesi di anca

Cos’è la protesi di anca?

Le protesi di anca sono dispositivi medici utilizzati per sostituire l’anca danneggiata o malata con una nuova articolazione artificiale. Sono utilizzate principalmente per il trattamento dell’artrosi dell’anca, una condizione che causa il deterioramento del tessuto cartilagineo che riveste le superfici articolari. Le protesi di anca possono anche essere utilizzate in caso di fratture dell’anca, artrite reumatoide o altre patologie dell’anca.

Come sono composte le protesi?

Le protesi di anca sono composte da due parti principali:

  • il componente femorale, che sostituisce il femore (l’osso della coscia)
  • il componente acetabolare, che sostituisce l’acetabolo (la parte dell’osso del bacino che forma l’articolazione dell’anca).

Entrambi i componenti sono realizzati in materiali resistenti e durevoli, come il titanio o il policarbonato, e possono essere fissati al tessuto osseo utilizzando viti o altri metodi di fissaggio.

La diagnosi

La diagnosi per una protesi d’anca inizia solitamente con una visita medica specialistica di ortopedia. Il medico esaminerà il paziente e raccoglierà informazioni sui sintomi e sulla storia medica del paziente. Potrebbero essere necessari esami diagnostici come radiografie, risonanza magnetica o tomografia computerizzata per valutare lo stato dell’anca e determinare se è necessaria una protesi.

Il medico potrebbe anche utilizzare test di movimento e di forza per valutare la mobilità e la forza del paziente e determinare se è in grado di sostenere il peso del proprio corpo sulla gamba. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un consulto con un fisiatra per valutare ulteriormente la funzionalità dell’anca e stabilire un piano di trattamento.

In generale, la sostituzione dell’anca viene considerata quando altri trattamenti, come il riposo, il farmaco o la fisioterapia, non hanno alleviato adeguatamente i sintomi del paziente. La decisione di sottoporsi a un intervento di sostituzione dell’anca dovrebbe essere presa in base ai risultati della valutazione del medico. Fondamentale sarà la collaborazione con il paziente, tenendo in considerazione anche fattori come l’età e lo stato di salute generale del paziente.

Trattamento chirurgico di protesi d’anca

L’intervento di sostituzione dell’anca viene effettuato in anestesia generale e richiede una degenza in ospedale di solito di alcuni giorni. Dopo l’intervento, il paziente dovrà seguire un programma di riabilitazione per riprendere la piena mobilità e forza nella gamba operata. Le protesi di anca possono durare molti anni, ma potrebbero essere necessari interventi di revisione in seguito per sostituire o riparare la protesi.

 

Fisioterapia e riabilitazione post intervento

La fisioterapia e la riabilitazione sono importanti per il recupero dopo l’intervento di sostituzione dell’anca. Il programma di riabilitazione può iniziare subito dopo l’intervento. Solitamente consiste in esercizi di riabilitazione e trattamenti fisioterapici per aiutare a ripristinare la forza, la mobilità e il funzionamento dell’anca.

Gli esercizi di riabilitazione possono includere esercizi di rafforzamento dei muscoli dell’anca e della coscia per aiutare a gestire il dolore e a ripristinare la forza.

Le mobilizzazioni passive possono aiutare a ridurre la rigidità e a ripristinare la mobilità dell’anca. Inoltre, il fisioterapista può includere esercizi di equilibrio e coordinazione per aiutare a prevenire cadute e a migliorare la stabilità durante la deambulazione, ma anche includere trattamenti manuali come il massaggio o l’applicazione di calore o freddo per aiutare a gestire il dolore e a ridurre l’infiammazione. Il fisioterapista fornirà consigli sull’utilizzo di ausili per la deambulazione, come bastoni o stampelle, e su come modificare l’ambiente domestico o il luogo di lavoro per facilitare la mobilità.

Il programma di riabilitazione sarà personalizzato in base alle esigenze e agli obiettivi di recupero del paziente. È importante lavorare con il proprio fisioterapista e il proprio medico per sviluppare un piano di riabilitazione adeguato. Con il tempo e il duro lavoro, la maggior parte delle persone che si sottopongono a un intervento di sostituzione dell’anca ottiene un significativo miglioramento della mobilità e del comfort.

 

 

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