Tendinopatia della Cuffia dei Rotatori: Come Risolverla?

Donna con dolore alla spalla che si tiene la parte superiore del braccio, evidenziata in rosso. Immagine rappresentativa della tendinopatia della cuffia dei rotatori trattata presso la FisioClinic del Centro Colombo Genova.

Introduzione  alla Tendinopatia della Cuffia dei Rotatori

Approfondimento clinico e riabilitativo fisioterapico presso la FisioClinic del Centro Colombo Genova

La tendinopatia della cuffia dei rotatori rappresenta una delle cause più comuni di dolore e disabilità alla spalla, con un impatto significativo sulla qualità della vita. Questa condizione, diffusa tra atleti, lavoratori manuali e soggetti over 50, richiede un approccio multidisciplinare e tecnologicamente avanzato per garantire il miglior recupero funzionale possibile.

Cos’è la Tendinopatia della Cuffia dei Rotatori?

La cuffia dei rotatori è composta da quattro muscoli: sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo. La tendinopatia consiste in un processo degenerativo cronico dei tendini di questi muscoli, caratterizzato da:

  • Disorganizzazione delle fibre collagene
  • Ispessimento del tendine
  • Neovascolarizzazione e neoinnervazione

Tali alterazioni possono essere causate da sovraccarico meccanico, degenerazione da invecchiamento o fattori metabolici.

Fattori di Rischio della Tendinopatia della Cuffia dei Rotatori

Una corretta comprensione dei fattori di rischio è essenziale per impostare un piano terapeutico efficace e per adottare strategie di prevenzione personalizzate. Alla FisioClinic del Centro Colombo, durante la valutazione fisioterapica iniziale, questi elementi vengono analizzati attentamente per individuare le cause alla base del disturbo e ridurre il rischio di recidive.

Attività sportive o lavorative con movimenti ripetitivi overhead

Sport come tennis, pallavolo, baseball, nuoto, o discipline che implicano movimenti ripetuti sopra la testa (overhead), espongono in modo diretto i tendini della cuffia a sovraccarichi funzionali. Allo stesso modo, lavoratori che operano in edilizia, pittura, magazzinaggio o assistenza sanitaria sono spesso soggetti a microtraumi ripetuti.

Posture scorrette o mantenute nel tempo

Trascorrere molte ore in posture scorrette (es. davanti al computer con spalle protratte e scapole in tilt anteriore) favorisce l’instaurarsi di squilibri muscolari e alterazioni del ritmo scapolo-omerale, predisponendo a sovraccarichi meccanici sui tendini della cuffia.

Invecchiamento

Con l’età, i tessuti tendinei vanno incontro a degenerazione naturale: riduzione del collagene, diminuzione della vascolarizzazione, perdita di elasticità. Dopo i 60 anni, le tendinopatie della cuffia sono tra le principali cause di dolore cronico alla spalla.

Diabete e disordini metabolici

Il diabete mellito è correlato a una maggiore incidenza di tendinopatie. L’iperglicemia cronica influisce negativamente sulla struttura tendinea, rendendo i tessuti più fragili e predisposti a degenerazione. Anche disordini metabolici come dislipidemie o obesità contribuiscono alla compromissione del metabolismo cellulare tendineo.

Alterazioni posturali e biomeccaniche

Squilibri muscolari tra catene anteriori e posteriori, deficit di controllo motorio, rigidità capsulare o un malfunzionamento della scapola (discinèsia scapolare) possono alterare i carichi articolari e causare compressioni o trazioni anomale sui tendini della cuffia.

Diagnosi e Valutazione Clinica della Tendinopatia della Cuffia dei Rotatori

Una corretta diagnosi è il primo passo per un trattamento efficace. Alla FisioClinic del Centro Colombo Genova, la valutazione fisiatrica, ortopedica o fisioterapica è strutturata per individuare non solo la presenza della tendinopatia, ma anche le cause biomeccaniche e funzionali sottostanti, fondamentali per definire un percorso riabilitativo personalizzato.

Anamnesi dettagliata

Il colloquio iniziale con il paziente è essenziale per raccogliere informazioni su:

  • l’insorgenza e l’evoluzione del dolore
  • le attività aggravanti o allevianti
  • eventuali traumi precedenti
  • fattori di rischio sistemici o posturali
  • il livello di disabilità funzionale (sia nella vita quotidiana sia nello sport/lavoro)

L’anamnesi consente di orientare l’indagine clinica e di escludere eventuali condizioni sistemiche o neurologiche.

Esame clinico: i test di valutazione

Durante l’esame obiettivo, il fisioterapista esegue una serie di test clinici validati per indagare la funzionalità e la reattività dei tendini della cuffia dei rotatori.

I principali test utilizzati includono:

Empty Can Test (o test di Jobe)
Valuta il tendine del muscolo sovraspinato. Il test è positivo se il paziente riferisce dolore o mostra debolezza durante la resistenza all’elevazione del braccio a 90° sul piano scapolare con rotazione interna.

Hawkins-Kennedy Test
Serve a identificare conflitti subacromiali. È considerato positivo se la rotazione interna passiva dell’omero provoca dolore anteriore.

Arco doloroso
Il paziente esegue un’abduzione attiva del braccio: la presenza di dolore tra i 60° e i 120° è indicativa di tendinopatia della cuffia, in particolare del sovraspinato.

Test del sottospinato
Si valuta la forza e l’eventuale dolore nella rotazione esterna del braccio con gomito flesso a 90°. Il test è positivo in caso di debolezza o dolore localizzato nella parte postero-superiore della spalla.

Nessun test è diagnostico da solo: la loro interpretazione deve essere integrata nel contesto clinico, combinata con anamnesi, osservazione del movimento e risposta al carico.

Esami strumentali: quando sono necessari?

Nella maggior parte dei casi, una diagnosi fisioterapica accurata può essere formulata anche senza imaging. Tuttavia, in presenza di dubbi diagnostici, di sospette lesioni strutturali, o in caso di dolore persistente non responsivo alla terapia, possono essere richiesti:

Ecografia muscolo-tendinea
Strumento rapido ed efficace per valutare lo spessore tendineo, la presenza di lesioni, calcificazioni o neovascolarizzazione.

Risonanza Magnetica (RMN)
È indicata nei casi in cui si sospettano lesioni complesse o rotture parziali/complete della cuffia. Fornisce un’immagine dettagliata di tendini, muscoli e strutture articolari.

Trattamento Fisioterapico: un Percorso Suddiviso per Fasi

Fase 1: Controllo del dolore e infiammazione

Fase 2: Recupero della forza muscolo-tendinea

  • Esercizi progressivi concentrici ed eccentrici
  • Lavoro sulla scapola e stabilizzazione omerale

Fase 3: Riabilitazione funzionale

  • Attività che simulano i gesti quotidiani o sportivi
  • Rinforzo specifico della cuffia e del core scapolare
  • Allenamento alla resistenza e coordinazione motoria

Fase 4: Ricondizionamento sportivo o professionale

  • Esercizi sport-specifici o lavorativi
  • Cicli Stretch-Shortening per l’efficienza neuromuscolare
  • Prevenzione delle recidive tramite mantenimento

Trattamenti strumentali integrati

Onde d’urto focali Storz Medical

Particolarmente efficaci nelle tendinopatie croniche, stimolano la rigenerazione tissutale, promuovono l’angiogenesi e riducono la sensibilità nocicettiva.

Tecarterapia

Tecnologia a radiofrequenza che stimola la circolazione e il metabolismo tissutale. Indispensabile nella fase subacuta e nei casi di dolore persistente.

Terapia combinata Tecar Sin200

L’innovazione che unisce la radiofrequenza Tecar con ultrasuoni ad alta potenza (7,5W) per un’azione sinergica profonda. Il sistema consente inoltre la veicolazione transdermica di farmaci e fitofarmaci, per un’azione antinfiammatoria e decontratturante mirata.

Il Ruolo del Fisioterapista alla FisioClinic

Alla FisioClinic, il fisioterapista svolge un ruolo centrale nella presa in carico e nella gestione riabilitativa del paziente con tendinopatia della cuffia dei rotatori. Ogni intervento terapeutico viene accuratamente pianificato e personalizzato sulla base di tre criteri fondamentali:

  • Fase clinica della tendinopatia
    Il trattamento varia a seconda che la condizione sia in fase acuta, subacuta o cronica. Le strategie riabilitative si adattano per gestire il dolore, favorire la rigenerazione tissutale e ripristinare la funzione.

  • Richiesta funzionale del paziente
    Che si tratti di un atleta, di un lavoratore manuale o di un paziente sedentario, ogni protocollo tiene conto delle esigenze specifiche, degli obiettivi e del livello di attività quotidiana o sportiva.

  • Risposta clinica al carico terapeutico
    Il carico viene costantemente monitorato e modulato in base alla risposta soggettiva del paziente e all’evoluzione dei sintomi, con l’obiettivo di ottimizzare il recupero funzionale, evitando sovraccarichi e recidive.

Il fisioterapista affianca il paziente durante tutto il percorso riabilitativo, educandolo alla gestione del carico, alla prevenzione dei movimenti dannosi e alla corretta esecuzione degli esercizi. Ogni fase del programma è oggetto di rivalutazione continua, per garantire un trattamento efficace e orientato al ritorno alle attività quotidiane e lavorative in piena sicurezza.

Prognosi

I tempi di recupero variano da 3 a 12 mesi, in funzione della severità del quadro clinico e dell’aderenza al percorso terapeutico. La chirurgia viene valutata solo nei casi in cui il trattamento conservativo fallisca dopo almeno 6-12 mesi.

Conclusioni

Presso la FisioClinic del Centro Colombo Genova, affrontiamo la tendinopatia della cuffia dei rotatori con un approccio globale, fondato su evidenze scientifiche e tecnologie di ultima generazione.

Contattaci oggi stesso per una valutazione fisioterapica personalizzata e scopri il nostro programma completo di trattamento per tornare a muoverti senza dolore, in sicurezza e con efficacia.

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