a cura della dott.ssa Carola Bonaretti – Nutrizionista
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC) l’intestino viene visto come “l’area dell’ombelico, il centro dell’energia, il mare del qi”, dove per “qi” si intende l’energia vitale. Secondo questa visione, concentrarsi su ciò equivale al favorire un’interazione tra tutti gli organi del nostro corpo, stimolando così una condizione di benessere e longevità del nostro intero organismo. Vi starete sicuramente chiedendo secondo quali principi!
La comunità scientifica ha ormai pienamente riconosciuto l’esistenza della cosiddetta “asse intestino-cervello”, ma di cosa si tratta esattamente? L’intestino, che possiamo definire “secondo cervello o cervello enterico”, entra in azione varie volte nel corso della nostra giornata, e la sua funzione è molto simile a quella del cervello cranico, già conosciuto da tutti noi. A livello intestinale sono infatti presenti veri e propri neuroni digerenti, situati tra due strati muscolari dell’apparato digerente. Questi neuroni producono neurotrasmettitori e ormoni, molecole chimiche simili a quelle prodotte dal cervello cranico, necessarie per le comunicazioni intercellulari e per il corretto funzionamento dell’organismo.
Il cervello enterico assimila gli eventi e le emozioni che derivano dal cervello cranico, così come quest’ultimo può condizionare i processi digestivi. In pratica si influenzano a vicenda, per questo si parla di un’asse tra i due organi.
Sarà capitato a tutti, almeno una volta, di vivere una situazione di forte stress, dolore o tristezza che ci facesse perdere l’appetito. Un evento traumatico, una sensazione di ansia e paura possono provocare ad esempio nausea, vomito, il classico mal di pancia o un attacco di dissenteria. Se invece siamo tristi, ci sentiamo soli, o stiamo cercando di elaborare una delusione sarà facile per molte persone trovare un po’ di conforto nel cibo, specialmente nei carboidrati o nei dolci che diventano appunto “comfort food”. Dopo aver mangiato verranno liberate una serie di molecole chimiche in entrambi i cervelli, che doneranno una temporanea sensazione di serenità e benessere. Viceversa, ad alcune persone “si chiude lo stomaco”. In caso di costipazione invece ci sentiremo appesantiti, gonfi, affaticati e con poco appetito, cosa che si rifletterà anche sull’umore e sul nostro rendimento nel corso della giornata. Al contrario, una buona regolarità intestinale già di prima mattina ci lascia con una sensazione di benessere e leggerezza, facendoci iniziare bene la giornata!
Insomma, per quanto l’intestino possa essere apparentemente poco interessante e puzzolente per ovvi motivi, è in realtà un mondo da scoprire. Gli studi scientifici a riguardo sono in forte aumento, soprattutto per quella che è la flora batterica intestinale o microbiota intestinale, la cui alterazione viene associata a diverse patologie. È stato più volte dimostrato che una dieta sana, variegata ed equilibrata è in grado di agire positivamente sull’equilibrio della nostra flora batterica, e di conseguenza sul nostro stato di salute. Viceversa, uno squilibrio a livello enterico correla con alterazioni metaboliche e altre patologie, dal diabete all’obesità, passando per Morbo di Parkinson o Alzheimer.