Shopping compulsivo

A cura della dott.ssa Elena Ercolani – Psicologa e Psicoterapeuta –

Quando comprare diventa una dipendenza

Lo shopping compulsivo fa parte di quelle che vengono chiamate “nuove dipendenze” . Tale dipendenza dagli acquisti, definita anche come Compulsive Buying Sindrome (CBS), è un disturbo in cui la patologia non risiede nell’atto di comprare, quanto nella forma compulsiva che quest’azione viene ad assumere.

E ’difficile evidenziare il confine tra lo shopping, atto di compensazione praticato dalla maggior parte della popolazione in modo abitudinario ed innocuo, e lo shopping compulsivo che invalida la vita sociale, finanziaria, familiare e relazionale dell’individuo.

Criteri diagnostici della shopping addiction

Tra i criteri utili per diagnosticare lo shopping compulsivo, Susan McElroy (McElroy, S. et al., 1996) identificò:

– il soggetto percepisce l’impulso o il comportamento di acquisto come irresistibile, intrusivo o insensato;

– l’acquisto richiede spesso una spesa al di sopra delle proprie disponibilità economiche o riguarda oggetti futili;

– la preoccupazione o l’impulso provocano un certo stress, determinano una notevole perdita di tempo, interferiscono in modo rilevante con il funzionamento sociale, lavorativo o finanziario;

– il compiere acquisti in maniera troppo eccessiva non si manifesta esclusivamente durante i periodi di mania o ipomania.

Si può quindi affermare che lo shopping compulsivo è un comportamento ripetitivo e incontrollabile, al quale il soggetto non è in grado di sottrarsi nonostante provochi nella sua vita gravi conseguenze a livello finanziario, relazionale e familiare.

Le fasi di un episodio di shopping compulsivo

Si possono identificare alcune fasi durante un episodio di acquisto compulsivo:

• Prima fase: la persona inizia ad avere pensieri, preoccupazioni e senso di urgenza verso l’atto di acquistare, sia in generale sia riguardo un oggetto in particolare. Spesso questa fase è preceduta da emozioni sgradevoli quali tristezza, ansia, noia o rabbia.

• Seconda fase: preparazione all’acquisto, pianificando aspetti come i negozi da visitare, il genere di articoli da ricercare o addirittura il metodo di pagamento che si intende utilizzare.

• Terza fase: shopping compulsivo vero e proprio, in cui la persona acquista in preda all’eccitazione.

• Quarta fase: chiude l’episodio, è quella successiva all’acquisto compulsivo, dopo il quale le precedenti sensazioni di eccitazione ed euforia si tramutano rapidamente in frustrazione, senso di colpa, vergogna e delusione verso se stessi.

Un episodio di shopping compulsivo si organizza intorno a determinati emozioni: stati negativi come ansia e tensione costituiscono gli antecedenti dell’episodio, mentre emozioni spiacevoli quali la frustrazione e il senso di colpa chiudono l’episodio.

Soffro di shopping compulsivo?

La Compulsive Buying Scale è un test che permette di identificare problematiche legate alla dipendenza da shopping, che possono essere identificate come moderate (da 2 a 4 risposte affermative), gravi (fino a 6 risposte affermative), molto gravi (7 risposte affermative)

1. Se ho dei soldi da parte, alla fine del periodo dei pagamenti, devo proprio spenderli.

2. Credo che gli altri sarebbero inorriditi se sapessero delle mie abitudini relative agli acquisti.

3. Compro cose anche se non posso permettermele

4. Firmo un assegno quando so di non avere abbastanza soldi in banca per coprire le spese

5. Compro a me stesso/a delle cose per farmi sentire meglio.

6. Mi sento ansioso/a e nervoso/a i giorni in cui non posso fare shopping.

7. Facci solo pagamenti minimi con le mie carte di credito.

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